Mario Fiaschetti svolge attività di restauro conservativo da più di quarant’anni. Negli anni ’80, per circa otto anni, ha maturato le prime esperienze nel campo restauro di opere di opere d’arte, come dipendente della Tecni.Re.Co di Alessandra Alessandri e in seguito come ATI, dopo la trasformazione in impresa individuale omonima, per un lungo periodo con la suddetta impresa assumendo diversi incarichi di lavoro da vari enti sia pubblici che privati.
I settori dove ha maturato una vasta esperienza sono: dipinti murali, su tavola e su tela. Manufatti lignei e metallici. Mosaici pavimentali. Materiale lapideo, stucchi, finiture e superfici varie dell’architettura. Aree, reperti e musei archeologici. indagini stratigrafiche. Pulitura con sistema Jos e progettazione. Gli interventi di restauro vengono effettuati con metodologie conservative per mezzo di basi scientifiche e tecniche appropriate, con l’uso di attrezzature all’avanguardia per ciò che concerne la pulitura delle superfici in materiale lapideo e affini senza additivi chimici, mantenendo così inalterata la patina d’invecchiamento.
L’attività è svolta su tutto il territorio nazionale e rivolta soprattutto alla committenza pubblica in sinergia con gli storici dell’arte delle varie soprintendenze, ma anche privata, siano essi, musei, collezioni, enti locali, enti ecclesiastici, antiquari, ecc. o in collaborazione con imprese in possesso delle categorie OG2 o OS2-A.
Inoltre, è stato Direttore Tecnico dell’impresa “Perforesine Srl”, Roma e Direttore Tecnico, per la categoria OS2-A, dell’impresa “Costruzioni Ingg. Penzi SpA”, Maddaloni (CE).
Mario Fiaschetti opera in prima persona e all’occorrenza si cerchia di collaboratori di fiducia in base alla grandezza del lavoro e ai tempi di consegna. La molteplicità di esperienze nei vari settori suddetti si è tradotta in una eccellente preparazione e nella capacità di affrontare progetti di restauro per dimensioni e problematiche fino a sfociare alle tematiche ambientali, il controllo strumentale dei mutamenti termo igrometrici, il riscontro degli infestanti, le varie schede di mantenimento e la conservazione pianificata e l’appropriata documentazione tecnico-descrittiva e fotografica per tutte le opere restituite al patrimonio culturale.
Risulta anche inserito nella graduatoria delle botteghe artigiane ammesse ai benefici dell’avviso pubblico “Interventi per la promozione e la valorizzazione dell’Artigianato Artistico e Tradizionale della Regione Lazio, settore restauro del beni culturali.
Infine la ricorrente laboriosità che richiede l’esercizio della professione di restauratore non si distoglie dal prendere parte a piani di lavoro per approfondire la ricerca, lo studio delle tecniche esecutive e l’insegnamento.